I primi periodi a Legnano

Dopo aver combattuto nella Prima Guerra Mondiale ed essere sopravvissuto alla battaglia di Caporetto (1917), Cesarino Comani (il nonno di Cesare attuale proprietario), si trasferì negli anni ‘20 da Parma (dove nacque) a Legnano. Legnano, in quel momento, ebbe un boom nel campo del tessile e dell’industria meccanica e sembrava, così, il luogo ideale per dare vita a un piccolo ristorante (osteria). Cesarino incontrò la moglie a Legnano e insieme aprirono il ristorante. Negli anni ‘30 il ristorante si spostò al centro della città ed ebbe un grande successo quando Cesarino fu chiamato alle armi nel 1936 di nuovo per andare in Africa, dove gli italiani stavano combattendo gli inglesi per il controllo della Somalia.

Sua moglie prese capo alla cucina e con l'aiuto dei figli (Rina e Gianni) portò avanti il ristorante finché il marito tornò nel 1940 come ferito di guerra. Durante e dopo la Seconda
Guerra Mondiale il ristorante rimase aperto, cambiando posizione un paio di volte, ma sempre mantenendo la gestione della stessa famiglia. Rina aiutava sua madre in cucina. Gianni la aiutava, dopo la scuola, servendo ai tavoli. Dopo aver finito la scuola Gianni iniziò a lavorare nel suo ristorante a tempo pieno, perché suo padre, dopo il ritorno dall'Africa, non guarì completamente.

Negli anni successivi, Rina gradualmente prese il posto di sua madre in cucina, mentre Gianni quello del padre in sala. Il ristorante ebbe un grande successo e ancora tutt’oggi si basa sugli stessi principi e idee di quel tempo: solo ingredienti freschi di prima qualità e la passione per la buona cucina. Aveva un gruppo di fedeli clienti che sarebbero andati lì per il pranzo o per la cena tutti i giorni.

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Realizzare un sogno a Comabbio

All'inizio degli anni ‘60 il clima economico a Legnano andava deteriorandosi, molte fabbriche tessili chiusero e così coloro che venivano licenziati utilizzarono gran parte della loro manodopera per salvaguardare la loro esistenza. Gianni, ora proprietario di Cesarino, ritenne che per garantire sostentamento alla famiglia, avrebbe dovuto trasferirsi da Legnano in una zona dove ci potessero essere migliori prospettive.

Salì in macchina con suo padre e guidò fino alla zona ovest di Varese in direzione del Lago Maggiore. Raggiunsero una zona, dichiarata non adatta per l'agricoltura, né per l’apertura di industrie, ma con bellissimi laghetti, piccoli borghi , piccole collinette: l'ambiente perfetto per un turista. Il turismo in quegli anni incominciò ad essere a portata di mano anche per l'italiano medio che sarebbe venuto da Milano per passare il tempo 'nel paese'.

Si fermarono in un luogo con una meravigliosa vista sul Lago di Comabbio e pensarono che quello fosse il luogo ideale per il nuovo ristorante. Due anni dopo, il 2 giugno 1967, aprirono il Cesarino. Dal 1967, anno dell’apertura, Cesarino ha lentamente, ma costantemente costruito una clientela fedele proprio come avevano fatto a Legnano.

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La storia recente

Cesare Comani (1959), lo chef e proprietario di Cesarino, è un autodidatta. Ha ereditato l’amore per il vino e per il cibo da suo padre e suo nonno. Crescere come il figlio del proprietario di un ristorante dando una mano in caso di necessità è stata la cosa giusta da fare tant’è che Cesare ha iniziato a lavorare con la zia in cucina. Ha scoperto che gli piaceva cucinare, così, la zia, cominciò ad insegnargli le tecniche di base e le ricette, in particolare nel campo della pasticceria, di cui Cesare era ed è tutt’ora molto appassionato.

Quando ha finito la scuola ha deciso di seguire un corso per Sommelier. Infatti Cesare è titolare di un diploma per il più alto livello. Ma la cucina continuava a chiamarlo, così Cesare ha iniziato a lavorare a fianco di sua zia e, infine, ha assunto il suo posto quando si ritirò all'inizio degli anni ’80.
Cesare ha

Cesare ha affinato gli standard qualitativi già elevati del ristorante, il suo stile è fatto di piatti tradizionali rivisti in chiave moderna e adeguati ai gusti di oggi, ma senza mai perdere di vista i valori tradizionali italiani come la qualità di massimo livello e la freschezza degli ingredienti.
Il ristorante è segnalato da più di 30 anni sulla guida Michelin.

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